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Iru! PSX Retro

[RETRO] ...Iru!
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Genere: Avventura
Disponibile per: PlayStation
Data di uscita: 26 marzo 1998
Produttore: Takara
Sviluppatore: Soft Machine




...Iru! (o "...They're Here!" se giocate alla versione patchata in inglese) è un survival horror dove sei uno studente rinchiuso dentro una scuola che deve risolvere il mistero dell'improvvisa apparizione dei demoni che ammazzano tutti, cercando ovviamente di non morire nel processo.

..Iru! è molto buffo, in un certo senso. Nella mia recensione di LSD Dream Emulator ho parlato di come il gioco sia, sia per i suoi meriti diretti, sia per il contesto storico in cui è stato creato, una enorme ispirazione per gli sviluppatori indie horror della scena moderna.
Ciò che rende ...Iru! così divertente ai miei occhi è che questo gioco esemplifica in maniera quasi al millimetro il template del gioco horror indie moderno: grafica non brutta ma molto basica, il minimo sindacale; gameplay super semplice che richiede giusto il muoversi da punto A a punto B, raccogliere gli oggetti giusti e parlare con i pochi NPC che popolano la ristretta e minimalista mappa di gioco; una trama tenuta volutamente vaga e infine un pizzico di edgy come ciliegina sulla torta.

Il punto caldo è, nonostante la premessa, che Iru non è stato postato su Itch.io nel 2018, gli han dato una pubblicazione fisica per PSX nel '98.

E devo essere onesto: il gioco non è un granché. La trama e i personaggi sono sufficienti, ma non lasciano chissà che impressione anche con il senno di poi, data l'iniziale vaghezza. 90% del gameplay consiste nel muoversi da classe in classe, parlare con un NPC e risolvere puzzle che sono poco ispirati. Ci sono sezioni dove devi nasconderti da dei mostri prima che entrino nella stanza dove risiedi, ma la soluzione è sempre praticamente davanti agli occhi. Neanche a livello estetico c'è niente che risalti all'occhio, o l'orecchio.
Detto questo, nella mia recensione di LDS mi lamentai dei molti horror indie che provano e falliscono miseramente a replicare lo stesso esatto tipo di "feeling" che Iru emana in maniera naturale, e credo che questo valga pur qualcosa, no? Avere fra le mani l'esperienza autentica, intendo dire.

Non gli do un voto su Ludomedia perché ho sovrascritto un savestate per sbaglio e ho perso un'ora di progressi poco prima di morire, a quel punto mi mancava mezz'ora di gameplay e non c'havevo sbatta di rifare tutto, ma poco importa.

Non so se raccomandarlo, questo simpatico giochino. Oggettivamente c'è poca carne al fuoco, ma credo comunque che Iru abbia un certo valore storico, che va provato con mano, se siete fan del genere horror

Fonte: Ludomedia
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