Microsoft Windows 11
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Windows 11 è l'ultima versione del sistema operativo di Microsoft per computer desktop e laptop, successore di Windows 10. Lanciato nel 2021, presenta una serie di miglioramenti e nuove funzionalità, come un'interfaccia utente rinnovata e personalizzabile, il supporto per le applicazioni Android, la funzionalità di snap layouts che permette di organizzare le finestre delle applicazioni in modo più efficiente, una maggiore integrazione con Microsoft Teams e molto altro ancora. Inoltre, Windows 11 è stato progettato per garantire una maggiore sicurezza e una migliore gestione delle prestazioni rispetto alle versioni precedenti del sistema operativo.
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INCREDIBILE MA VERO: WINDOWS 10 GUADAGNA TERRENO, A SCAPITO DI WINDOWS 11


Sembra incredibile ma a dicembre 2024, alle porte del 2025, Windows 10 continua a guadagnare terreno in termini di installazioni, a scapito di Windows 11. A mostrarlo sono i dati di StatCounter, secondo cui a Novembre 2024 la quota di mercato di Eleven avrebbe registrato una contrazione.
Windows 11 infatti è presente sul 34,94% delle macchine attive a livello mondiale, in calo dello 0,64% rispetto al mese precedente: questo calo è abbastanza incredibile se si conta che nei mesi precedenti, anche grazie alla campagna di Microsoft, Win11 aveva registrato una crescita costante. Non è chiaramente nota la ragione di questo cambio, che arriva a dieci mesi di distanza dalla fine del supporto di Windows 10.

Non mancano le buone notizie: su base annua la crescita di Windows 11 è rimasta positiva ed ha registrato un incremento dell’8,31% rispetto a Novembre 2023, quando la quota di mercato era del 26,63%.

Per Microsoft nel corso dei prossimi mesi il lavoro sarà duro,poichè la base di utenti che continua a mantenere Windows 10 e non ha intenzione di passare a Windows 11 sembra essere dura da scardinare. Windows 7 continua a restare il terzo OS, con una quota del 2,47%, mentre Windows 8.1 mantiene una percentuale dello 0,31%.
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WINDOWS 11, FINALMENTE ARRIVA RECALL: PARTE LA BETA, MA SOLO PER POCHI PC

A fine ottobre, Microsoft ha rinviato la funzione Recall per i PC Copilot+ al mese di dicembre. La feature doveva arrivare a giugno sui PC Copilot+ con Windows 11 24H2, ma è stata successivamente rimandata prima all'autunno e poi a fine anno a causa delle durissime critiche degli utenti. Ora, finalmente, sembra che qualcosa si stia muovendo.
Come riporta Engadget, a partire da venerdì 22 novembre Microsoft ha reso disponibile la funzione Recall per alcuni PC Copilot+ iscritti al programma Windows Insider. La feature è stata rilasciata in versione preview, perciò nelle prossime settimane, in vista del lancio ufficiale, potrebbe ricevere degli ulteriori miglioramenti o delle ottimizzazioni. Recall per Windows 11 24H2 è stata presentata a giugno, sollevando un polverone tra gli utenti. Di fronte alla pessima reazione del pubblico, Microsoft ha deciso di posticiparla a data da destinarsi per risolvere le criticità evidenziate dalla community.

Tali criticità sono strettamente legate al funzionamento di Recall: il software effettua continui screenshot al desktop del PC e alle app aperte, che vengono poi analizzati dall'IA, la quale ricorda così ogni modifica eseguita ai vostri file, il percorso in cui questi ultimi sono stati salvati, le vostre ricerche sul web e via dicendo. Un aiuto utilissimo per tutti i professionisti, i lavoratori e gli studenti, che per alcuni è parso però anche una colossale invasione della privacy, soprattutto considerato che l'integrazione di Recall su Windows 11 era così profonda che l'app non si poteva disinstallare, almeno al lancio.

Microsoft ha spiegato che Recall avrà un'app dedicata nella lista dei programmi di Windows, che sarà accessibile dal Menù Start del PC. Per attivare il software e per salvare gli screenshot eseguiti di tanto in tanto, dovrete attivare le funzioni Secure Boot, Bitlocker e Windows Hello sul vostro PC. Qualora queste ultime non fossero attivate, Recall funzionerà lo stesso, ma non salverà gli screenshot, il che significa che non potrete effettuare delle ricerche al loro interno. Inoltre, ogni volta che aprirete l'app di Recall dovrete autenticarvi con PIN, impronta digitale o riconoscimento facciale.

La funzione sarà poi in grado di individuare e rimuovere tutti i contenuti sensibili, come le informazioni degli utenti, i PIN, i dati personali e quelli delle carte di credito. Per il momento, Recall è disponibile in versione beta solo sui PC Copilot+ con chip Snapdragon di Qualcomm, ma il colosso di Redmond ha confermato di essere intenzionato a estenderla anche i device con chip Intel e AMD nel prossimo futuro.

FONTE: ENGADGET
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WINDOWS 11, CAMBIATE SUBITO QUEST'OPZIONE PER SFRUTTARE COME SI DEVE IL VOSTRO MONITOR

Andando oltre alla questione dei bug di Windows 11, non sempre il sistema operativo di Microsoft è visto come intuitivo. Questo soprattutto quando si tratta opzioni relative ai dispositivi esterni, dato che spesso l'OS non mette in evidenza in modo chiaro determinate impostazioni.
Ecco allora che in questo periodo ci sta pensando il gioco di Valve Deadlock a ricordare agli utenti una questione tanto semplice quanto "sconosciuta". Coloro che hanno avviato il gioco nelle ultime settimane hanno visto comparire a schermo un pop-up che ricorda l'importanza di impostare il refresh rate del monitor direttamente da Windows.

Non tutti i possessori di monitor da gaming sanno, infatti, che il sistema operativo di casa Microsoft integra un'opzione di gestione della frequenza di aggiornamento. Se vi interessa andare oltre ai classici 60Hz e il vostro monitor lo permette, potreste insomma volervi recare nelle Impostazioni di Windows.

Una volta raggiunte queste ultime, spostatevi nella scheda "Sistema" e selezionate prima la voce "Schermo" e poi quella "Impostazioni schermo avanzate". Qui vedrete il refresh rate attuale del vostro monitor, potendo selezionare la frequenza di aggiornamento in basso. Se la vostra configurazione lo consente, potreste anche pensare di attivare il refresh rate dinamico per risparmiare energia.

Questa è solamente una delle opzioni che potreste voler modificare per sfruttare al massimo la vostra configurazione PC. Non è un caso che più di qualche utente si affidi ad applicazioni di terze parti per trovare in modo più comodo le impostazioni di proprio interesse. Se disponete di una scheda video NVIDIA, ad esempio, potrebbe interessarvi dare un'occhiata alla nuova NVIDIA App. Un'altra applicazione popolare in ambito PC è poi Wintoys, che si può ottenere dal Microsoft Store.
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QUESTO BUG DI WINDOWS 11 24H2 È DEVASTANTE, MA LA PATCH È IN ARRIVO


Continuano i problemi con Windows 11 24H2. L’ultimo major update per il sistema operativo sta provocando non pochi grattacapi agli utenti, ma l’ultimo bug riguarda addirittura il File Explorer.
Come riportato dai colleghi di WindowLatest, il problema “rompe” il File Explorer: in particolare, a seguito dell’installazione dell’update, il menù diventa praticamente illeggibile sia quando Esplora File è aperto a schermo intero che quando è in modalità finestra. Ciò riguarda i menù “Vedi altro” o “Altre opzioni” che come noto danno accessioni ad azoni extra che non possono essere visualizzate direttamente sulla barra degli strumenti. Quando si clicca sui tre punti si apre il menù a discesa contestuale, ma il bug lo rende illeggibile poichè l’aggiornamento 24H2 per il sistema operativo lo mostra sulla parte superiore dello schermo anzichè sotto i tre punti.

Non è chiaro per quale motivo il menù sia iniziato a comparire sulla parte superiore dello schermo, ma la cosa certa è che va oltre il bordo superiore dello schermo, diventando illeggibile in alcune circostanze.

Microsoft ha confermato il problema ed ha annunciato che verrà risolto con l’aggiornamento cumulativo che sarà distribuito a partire dal 12 Novembre 2024 con il Patch Tuesday. Anche voi avete riscontrato questo problema? Fatecelo sapere tramite i commenti.

FONTE: WINDOWSLATEST
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WINDOWS 11 RENDERÀ OBSOLETI UN SACCO DI PC: RESTERANNO BLOCCATI SU WINDOWS 10

Che la fine del supporto di Windows 10 rappresenterà un problema per milioni di utenti è cosa nota, ma un nuovo aggiornamento ai requisiti minimi richiesti a coloro che intendono installare Windows 11 non fornisce un assist agli utenti ancora in possesso di Ten.
Come riportato dai colleghi di Windows Central, infatti, il colosso di Redmond ha definito il requisito TPM 2.0 come non negoziabile in quanto è “una necessità per un Windows 11 sicuro e a prova di futuro”.

In un post pubblicato sulla community di supporto, il Senior Product Manager di Microsoft Steve Hosking ha affermato che “TPM 2.0 ricopre un ruolo cruciale nel potenziare l’identità e la protezione dei dati sui dispositivi Windows, oltre a mantenere integro il sistema. TPM 2.0 però aiuta anche a rendere Windows 11 a prova di futuro, aiutando a proteggere le informazioni sensibili man mano che più funzionalità d’intelligenza artificiale arrivano sull’architettura fisica, cloud e sui server”.

L’implementazione del TPM 2.0 come requisito per aggiornare i PC a Windows 11 aveva scatenato non poche polemiche, ed infatti molti avevano installato il sistema operativo forzandone la procedura. Se inizialmente Microsoft aveva fatto occhi da mercante, successivamente ha cambiato il proprio approccio bloccandone gli aggiornamenti e la configurazione.

Fonte: windowscentral
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