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Istat, quasi mezzo milione di italiani emigrati nel triennio 2022-24
Secondo l'Istituto di statistica solo nel 2024 sono 191mila le persone che hanno lasciato l'Italia, dato in aumento rispetto al 2023

Quasi mezzo milione di italiani sono emigrati nel triennio 2022-2024. La fotografia scattata dall'Istat rileva una lenta erosione demografica nel nostro Paese, che ha subito anche un calo delle nascite. Un fenomeno lento e inesorabile che ha subito una accelerazione dopo la pandemia. Nel 2024 infatti i residenti che hanno "lasciato" l'anagrafe per andare oltre confine sono stati 191mila, in aumento del +20% sul 2023 quando gli emigrati all'estero erano stati 158mila, facendo così registrare il valore più elevato finora osservato negli anni Duemila.

Emigrati stabili L'aumento - fa sapere Istat - è per lo più dovuto all'impennata di espatri di cittadini italiani (156mila, +36,5% rispetto al 2023) che si dirigono prevalentemente in Germania (12,8%), Spagna (12,1%) e Regno Unito (11,9%), mentre circa il 23% delle emigrazioni degli stranieri è riconducibile al rientro in patria dei cittadini romeni. Quelli rilevati dall'Istat, scrive il Sole 24 Ore, sono inoltre cittadini che hanno deciso di stabilirsi all'estero in maniera stabile.
La mappa dei territori dove è presente un forte tasso migratorio Nel biennio 2022-23 oltre la metà degli espatri ha origine nel Nord (52,7%): in particolare sono partiti dal Nord-ovest del Paese complessivamente circa 61mila italiani (29,6% degli espatri) e dal Nord-est 48mila (23,2%). Numerose anche le partenze dal Sud (in totale 41mila nel periodo 2022-23, 19,8%) e dal Centro (35mila, 16,7%), mentre dalle Isole hanno espatriato in due anni complessivamente 22mila italiani (10,7%). Il tasso di emigratorietà degli italiani, che nel 2021 era pari all'1,7 per mille, nel 2022 all’1,8 e nel 2023 al 2,0 per mille, testimonia una lieve ripresa della propensione a espatriare: si registrano tassi superiori alla media nazionale al Nord (mediamente 2,2 per mille nel biennio 2022-23) e inferiori al Centro-sud (1,7 per mille). Nei due anni 2022-23 la distribuzione degli espatri per regione di provenienza è eterogenea: i tassi più elevati si hanno in Trentino-Alto Adige, grazie anche alla posizione geografica di confine che facilita gli spostamenti con l’estero (3,4 per mille nel biennio 2022-23). Seguono Molise, Valle d'Aosta e Veneto con tassi superiori al 2,5 per mille. Le regioni con tassi più bassi sono invece Puglia, Campania e Lazio (valori pari a 1,3 per mille). A livello provinciale, i tassi più elevati si rilevano a Bolzano (4,5 per mille), Treviso (3,4 per mille) e Mantova (3,1 per mille); quelli più bassi si registrano nelle province di Caserta, Taranto e Barletta-Andria-Trani (1,1 per mille).

Fonte: tgcom

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Roma, morto il 13enne ferito da un colpo di pistola alla testa
L'ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un incidente

È morto il ragazzo di 13 anni ferito da un colpo di pistola alla testa sabato sera nella sua casa a Roma. È deceduto alle 6 di stamattina all'ospedale San Camillo dove era stato ricoverato in gravissime condizioni. Sulla vicenda sono in corso indagini della polizia. L'ipotesi più accreditata è che possa essersi trattato di un incidente: sarebbe partito un colpo dall'arma mentre il ragazzino la maneggiava.

Nell'abitazione del 13enne è stata trovata una pistola regolarmente detenuta per uso sportivo, di proprietà del fratello. Il ragazzo era in casa con il padre. Il genitore, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, si trovava in un'altra stanza.

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Blitz antidroga tra Roma e Modena: nove arresti, c'è anche una 79enne
I summit avvenivano all'interno di un pollaio, ritenuto un luogo sicuro per sfuggire alle intercettazioni

Operazione antidroga tra Modena e Roma. Disposta la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di nove persone, di cui sette italiani e due di nazionalità albanese, accusati di essere i promotori e membri di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di detenzione e porto abusivo di armi. Le indagini dei carabinieri, avviate nel 2021, hanno accertato l'esistenza di una complessa organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga nei comuni di Tivoli e Guidonia Montecelio. Tra gli indagati anche una donna 79enne, accusata di aver nascosto in casa parte della droga e somme di denaro.

La banda aveva messo a punto una struttura logistica di smercio della droga e ogni singolo partecipante, che disponeva anche di armi, aveva un ruolo e compiti ben precisi.
I summit avvenivano all'interno di un pollaio, ritenuto un luogo sicuro per sfuggire alle intercettazioni.

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Arezzo, bimbo salva la nonna da una crisi epilettica grazie a manovre sanitarie apprese a scuola

"Mio figlio è stato davvero eccezionale, un piccolo eroe", ha commentato il padre dell'11enne


Un bambino di 11 anni di Arezzo ha salvato la nonna 60enne colpita da un attacco di epilessia grazie alle manovre sanitarie imparate durante alcuni corsi organizzati a scuola. Il piccolo, accortosi che la donna stava male, l'ha sostenuta affinché non sbattesse la testa, ha chiamato i soccorsi e l'ha adagiata in una posizione corretta, ovvero sul fianco, affinché non soffocasse. Come ha raccontato il padre del bambino e figlio della 60enne al Corriere della Sera, la donna sta bene. "Mio figlio è stato davvero eccezionale, un piccolo eroe", ha detto l'uomo.
Il bambino si è accorto che la nonna si stava sentendo male mentre tagliava l'erba nel giardino di casa. Prima l'ha vista tremare e poi all'improvviso andare giù. Nella caduta, il bimbo è stato subito decisivo perché è riuscito a impedire che la donna battesse la testa. Non solo: l'ha prima adagiata in una posizione più comoda e poi ha gestito al telefono con la centrale del 112 le fasi successive fino all'arrivo dei soccorsi. "Gli hanno fatto adagiare mia madre su un fianco, poi gli hanno detto di gettarle addosso una coperta. Ha così scongiurato il pericolo più grave in questi casi: che la lingua la soffocasse", ha spiegato il padre del bambino. Dalla centrale di Arezzo i sanitari hanno continuato a dargli indicazioni e a ricevere da lui informazioni sulle condizioni dell'anziana mentre un'ambulanza veniva mandata di corsa all'abitazione.
"Per strada, mi ha raccontato mio figlio, passava una donna che si è fermata a dare una mano", ha aggiunto il padre del bambino. Tuttavia, la passante è stata presa dal panico e si è bloccata, tanto che l'operatore sanitario dall'altra parte del telefono ha chiesto di parlare soltanto col piccolo.
Quando i soccorritori sono arrivati, la situazione era già stabilizzata. La 60enne è stata comunque portata in ospedale. "Ho trovato mio figlio che piangeva, una reazione normale dopo la tensione e la paura per mia madre, che però sta meglio ed è già rientrata a casa", ha concluso il padre del bimbo.
Il bambino ha appreso le tecniche di soccorso nell'ambito del "Progetto Asso" che la Misericordia, associazione che si occupa di assistenza e soccorso, porta avanti in molte scuole di Arezzo per educare i giovanissimi a intervenire correttamente su adulti che si sentono male, soprattutto i familiari anziani con cui trascorrono molte ore. Tecniche che, come sottolineato dalla Misericordia, l'11enne ha messo in campo con freddezza e competenza.
"L'episodio non è solo una bella storia ma un caso emblematico - hanno commentato dalla Misericordia di Arezzo - che riaccende i riflettori su un tema cruciale, ossia la necessità di formare gli studenti alle tecniche 'salvavita'". Entusiasmo al Comune di Arezzo. La vicesindaco Lucia Tanti ha parlato di "una notizia felice che riempie di orgoglio tutta la comunità" e ha ribadito l'importanza di investire nell'educazione al primo soccorso, "progetti fondamentali per la sicurezza collettiva. Insegnare ai bambini i gesti che possono salvare una vita - ha concluso - è una garanzia per tutti".

Fonte: tgcom

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Napoli, prima brutale pestaggio e poi la "stesa": 3 arresti
A incastrarli le indagini e i video acquisiti dei militari dell'Arma dei carabinieri

I carabinieri della Compagnia di Bagnoli hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea a carico di tre giovani. Sono ritenuti gravemente indiziati di delitti commessi con metodo mafioso, il primo febbraio 2025, nel quartiere Chiaia, prima all'interno e poi all'esterno di un locale notturno. Sarebbero i protagonisti del brutale pestaggio di uno studente e di essere gli autori di una "stesa" compiuta davanti a un locale notturno di Napoli, lo scorso primo febbraio.

Due dei tre indagati sono gravemente indiziati del delitto di lesioni aggravate dal metodo mafioso mentre il terzo indagato è ritenuto gravemente indiziato del delitto di pubblica intimidazione con uso di armi, anch'esso aggravato da metodo mafioso. A incastrarli le indagini e i video acquisiti dei militari dell'arma.

FONTE: TGCOM

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Palermo, tre detenuti scappano dal carcere minorile Malaspina

Evasione dal carcere minorile Malaspina di Palermo. Tre detenuti sono scappati calandosi dalle mura di cinta con le lenzuola intrecciate. Uno sarebbe stato preso. Sono in corso le indagini dalla polizia e dalla polizia penitenziaria per rintracciare gli altri due. Un elicottero della polizia è impegnato nelle ricerche. A fuggire sono stati tre giovani extracomunitari che hanno segato le sbarre della cella e si sono calati dal muro di cinta in via Cilea con le lenzuola.

Fonte: tgcom

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