Athletic Club Bilbao
L'Athletic Club – noto anche come Athletic Bilbao o semplicemente Athletic - è un club calcistico spagnolo di Bilbao, maggiore città dei Paesi Baschi e capoluogo della Biscaglia. Fondato nel 1898, milita da sempre nella massima serie del campionato spagnolo, essendo uno dei tre club, insieme a Barcellona e Real Madrid, ad avere partecipato a tutte le edizioni della prima divisione nazionale fin dalla sua istituzione nel 1928. È anche, dopo le citate, il più titolato club del Paese per numero di trofei complessivi avendo vinto 8 campionati, 23 Coppe del Re[1], 3 Supercoppe di Spagna e una Coppa Eva Duarte.

In ambito continentale i suoi migliori traguardi sono due finali di Coppa UEFA / Europa League entrambe perse, la prima nel 1976-77 contro la Juventus e la seconda nel 2011-12 contro i connazionali dell'Atlético Madrid.

Il club è noto per la sua politica di tesseramento di soli giocatori baschi, di ascendenza del paese basco spagnolo o di quello francese, oppure ancora formatisi nelle giovanili di un club basco[2]. Tuttavia, per mantenere la sua internazionalità, l'Athletic conserva la "h" nel suo nome a sottolinearne l'origine britannica – consuetudine temporaneamente abbandonata solo nel periodo franchista in cui fu obbligata all'ispanizzazione del nome in "Atlético" – e tessera sovente allenatori non baschi. Nel 2010 un sondaggio della dirigenza del club condotto tra i tifosi circa la loro disponibilità al tesseramento di giocatori stranieri ebbe come risultato il 93% di risposte negative, confermando l'attaccamento dei tifosi alla nota tradizione del club. Un secondo sondaggio relativo alla possibilità di tesserare giocatori oriundi (stranieri di origini basche) ebbe come risultato il 57% di risposte affermative, ma solo se di prima generazione (con genitori o nonni baschi) oppure che fossero cresciuti nelle giovanili di squadre basche o con comprovata fede calcistica verso il club[3].

I giocatori dell'Athletic sono noti come Rojiblancos ("rosso-bianchi") dal colore delle loro uniformi di gioco, oppure los Leones perché lo stadio del club prende il nome da una chiesa limitrofa dedicata a Mamete di Cesarea, in spagnolo Mamés, santo protocristiano che, secondo la leggenda relativa alla sua canonizzazione, sarebbe stato dato in pasto ai leoni i quali avrebbero, tuttavia, rifiutato di divorarlo.
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